Cuckold
– Il marito di un’adultera, spesso considerato oggetto di derisione.
– Un maschio sessualmente inadeguato che accetta e spesso incoraggia l’infedeltà della propria consorte.
– Nella sua variante masochistica é colui che gode delle umiliazioni, offese ed altre attività degradanti ricevute da parte della propria consorte e del di lei amante. L’unico accesso del Cuckold alla vagina della propria consorte é strettamente riservato alla pulizia delle eiaculazioni dei maschi che la fottono.
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Ogni giorno può riservare sorprese e nuove scoperte.
L’essere impegnato in un’attività imprenditoriale dedicata alla coltivazione di Cannabis dal basso contenuto in THC in un’epoca in cui tanta gente presta più attenzione allo schermo dello smartphone piuttosto che a dove mette i piedi ha fatto sì che fosse necessario aprire dei profili social a rappresentanza dell’azienda.
Questo ha offerto il vantaggio di entrare in contatto con persone valide, e fa in modo che tanta gente possa avere una visuale su ciò che avviene dietro le quinte, di cosa c’è a monte di quel prodotto che acquistano ed amano; ma ogni rosa ha le sua spine, ed il lato oscuro di questa avventura nel pianeta social consiste nell’esposizione a tutta una serie di contenuti, attività e pensieri non sempre sensati, non sempre belli e non sempre genuini.
Tra tutte le falsità, le idiozìe ed i personaggi discutibili che popolano lato oscuro del pianeta Cannabis social é stato possibile individuare una figura che rappresenta, a modesto parere di chi scrive, il pinnacolo di cotanta bassezza;
il Cuckold della Cannabis.
Parimenti al Cuckold tradizionale, il Cuckold della Cannabis é un produttore (o in rarissimi casi un commerciante), tecnicamente inadeguato che incoraggia e glorifica le ingerenze di natura restrittiva che la legge o le varie interpretazioni di quest’ultima impongono all’industria ed in ultima istanza alla pianta stessa.
Il Cuckold della Cannabis non é cosciente di quanto relativamente innocua sia questa pianta o di quanto insensato possa essere il proibizionismo di cui é vittima; o magari lo é, e se ne fotte, così come se ne fotte della pianta; l’unica cosa che gli interessa é riuscire a mangiarci sopra e sa che per farlo c’è bisogno di mettere i bastoni tra le ruote a chi é più capace di lui.
Il Cuckold della Cannabis infesta sopratutto Facebook ed in particolare i gruppi pubblici e privati che trattano l’argomento del suo commercio e produzione. Egli pascola inutilmente ore ed ore al giorno in queste dimensioni virtuali a straparlare di cose che non conosce e gridare all’untore per ogni talea, fiore sopra lo 0,2% o seme non certificato che gli capita di vedere; anziché cercare di elevare sé stesso, preferisce provare a tirare giù gli altri.
Anziché stare in campo ad affinare (o acquisire) le sue competenze, se ne sta su facebook a guardare quello che fanno gli altri e a ragliare come un’asino.
I princìpi che motivano questo strano personaggio fondano le proprie radici nella consapevolezza della sua inadeguatezza tecnica/professionale e nell’invidia delle capacità altrui. Questo lo spinge a fare il tifo per la repressione normativa nella speranza che quest’ultima impedisca il lavoro altrui ed abbassando così il livello qualitativo generale a quello infimo del prodotto del Cuckold della Cannabis.
Questo esserino strano, brutto e bavoso vede la Cannabis come l’occasione o la moda del momento ed é decisamente intenzionato ad approfittarne a pieno per buscarsi anche solo una pagnotta; a lui non interessa la vittoria della pianta ma piuttosto gode delle sconfitte di quest’ultima purché queste si estendano ai suoi concorrenti.
Quest’è, sSiore et sSiori, il Cuckold della Cannabis. Un fenomeno tutto italiano.
Abbiamo deciso di descriverlo in questo trentesimo giorno del mese di dicembre dell’annvs domini 2018 con l’augurio che si estingua abbastanza in fretta da non vedere la luce dell’anno nuovo.
Buon fine anno a tutti!